Spreco alimentare: un grosso problema
Secondo la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, ogni anno oltre un terzo del cibo destinato al consumo umano viene perso o sprecato. Stiamo parlando dell’equivalente a circa 1,3 miliardi di tonnellate a livello globale. Lo spreco avviene lungo tutta la catena di approvvigionamento: nell’azienda agricola, durante la trasformazione e la lavorazione, nei negozi, nei ristoranti e nelle nostre case.
Questo non significa soltanto che il cibo viene buttato via, ma che vi è uno spreco anche di risorse come l’acqua e l’energia impiegate nella produzione degli alimenti, con conseguente aumento delle emissioni di gas serra.
Inoltre, lo spreco alimentare solleva anche una tematica sociale: bisognerebbe sostenere la donazione delle eccedenze, in modo che i più bisognosi possano ricevere e consumare cibi sicuri.
Cosa è stato fatto in ambito normativo?
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite, nel settembre 2015, ha stilato una serie di obiettivi per lo sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030, tra i quali figura l’obiettivo di dimezzare gli sprechi alimentari sia a livello di vendita, sia durante il processo di approvvigionamento e di produzione.
Gli Stati sono quindi chiamati a ridurre i rifiuti alimentari lungo tutta la catena di approvvigionamento, monitorando la quantità di rifiuti prodotti e riferendo i dati raccolti.
Contrastare lo spreco alimentare nelle nostre case è possibile?
Assolutamente sì!
Grazie ad alcune semplici ma efficaci strategie, ognuno di noi può contribuire a ridurre lo spreco alimentare nella propria quotidianità.
Quali sono queste strategie?
Le strategie che tutti noi possiamo mettere in atto sono sostanzialmente due:
1. Non lasciare che il cibo vada a male:
- le verdure vanno tenute in frigorifero in contenitori aperti o forati per permettere la circolazione dell’aria;
- la frutta va separata a seconda della maturazione all’aria aperta (come banane e meloni) o in frigo;
- le erbe aromatiche vanno tenute in un bicchiere d’acqua sul balcone o in giardino, come se fossero dei fiori freschi.
2. Riutilizzare gli avanzi:
- la verdura avanzata può essere trasformata in zuppe, brodi o frittate;
- il pane raffermo è ottimo per fare crostini, pangrattato o dolci, come il budino di pane;
- la frutta appassita è perfetta per frullati, marmellate o dolci al forno.
E’ più facile di quanto si pensi
Ridurre lo spreco alimentare è più facile di quanto si pensi. Ogni piccolo gesto può fare la differenza nel nostro ambiente.
Per approfondire:
Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica: Spreco Alimentare
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